O'Tama Kiyohara (Tokyo 1861-1939)
Maria Antonietta Spadaro
Dopo le nozze con lo scultore palermitano Vincenzo Ragusa si firmò sempre O'Tama Eleonora Ragusa, eliminando il cognome di famiglia Kiyohara
O’Tama Kiyohara (Tokyo 1861-1939) nacque in una tradizionale famiglia e, dedita allo studio della pittura nei tipici modi giapponesi, nel 1877 a sedici anni incontrò lo scultore palermitano Vincenzo Ragusa (Palermo 1841-1927), fondatore della scuola d’arte Occidentale a Tokyo, e con lui si trasferì a Palermo, dove visse ben 51 anni, dal 1882 al 1933.
Intorno alla metà del sec. XIX Stati Uniti e Europa costrinsero il Giappone ad aprire le proprie frontiere, chiuse da due secoli, instaurando rapporti diplomatici con i vari stati occidentali. Fu necessario per il paese, fermo a sistemi arretrati in ogni settore, aggiornare le proprie strutture. L’Imperatore Mutsuhito, della dinastia Meiji, traghettò verso la modernità ogni aspetto del Giappone: economia, società, tecnologia, cultura, arti, ecc. Nell’ambito di tale politica, per ciò che riguardava l’arte, l’imperatore si rivolse all’Italia, paese dal glorioso passato artistico, per fondare una scuola per insegnare modi artistici sconosciuti al paese. Per la scultura fu invitato Vincenzo Ragusa (Palermo 1841-1927). Nel 1877 egli conobbe la giovane pittrice O’Tama Kiyohara facendole conoscere lo stile e le tecniche della pittura occidentali.
L'infaticabile O'Tama e il suo mondo vissuto ed elaborato in una pittura tra oriente e occidente
Discreta e riservata, la piccola pittrice dagli occhi a mandorla ebbe il coraggio a soli vent'anni di lasciare il proprio paese e la famiglia per trasferirsi con l'uomo che amava in una città, Palermo, di un paese lontano e sconosciuto. Da poco il Giappone aveva istituito rapporti diplomatici con l'occidente e comunque i viaggi intercontinentali non erano all'epoca affatto frequenti, soprattutto per le donne. Possiamo solo immaginare l'impatto con la sua nuova città: la famiglia di Vincenzo, gli usi locali, la lingua, ecc., e lo stesso Ragusa spaesato, mancando da Palermo da dieci anni ... e con idee difficili da far accettare in un ambiente abbastanza restio alle novità.
O'Tama collaborò a fondare la Scuola Museo Officina d'arte orientale in qualità di docente e direttrice della sezione femminile. Intanto si perfezionava nelle tecniche pittoriche più diverse: dall'olio all'acquerello, dal pastello alla pittura parietale, dai dipinti su stoffa agli oggetti d'arte applicata. Anche i soggetti erano i più vari: ritratti, nature morte, scene di genere, animali, fiori, temi religiosi, ecc. La sua indole curiosa la portava a studiare con attenzione i capolavori della pittura italiana del passato. Cercò in ogni modo di appropriarsi dei modi di vita locali dall'abbigliamento alla cucina, sempre all'ombra del marito, ma con una sua personalità. Insieme hanno dato vita al più importante, se non unico, episodio di Giapponismo nel nostro paese. Tra le prime, nel 1892, a scrivere su O'Tama fu la scrittrice Evelina Cattermole, che si firmava Contessa Lara.
ESPOSIZIONI SU O'TAMA KIYOHARA
Due sono state le grandi mostre dedicate a O'Tama Kiyohara a Palermo, città in cui l'artista visse 51 anni, entrambe ideate da me, né risulta ne siano state allestite altre in Italia.
- La prima allestita nel 2017, nei saloni di Palazzo Sant'Elia e curata da me, ha messo in risalto un episodio estremamente importante di giapponismo in Italia. Attraverso bel 170 opere di O'Tama, del marito, lo scultore Vincenzo Ragusa, e vari oggetti d'arte, arredi, ecc. di ambito giapponese, il pubblico ha potuto conoscere e apprezzare un momento storico significativo della nostra città, immergendosi nelle suggestive atmosfere del lontano Giappone.
- La seconda, ospitata nel 2019-20 negli appartamenti reali del Palazzo Reale e ideata da me e dalla Fondazione Federico II, ha mostrato uno degli aspetti più interessanti della vicenda della coppia O'Tama e Vincenzo Ragusa quando, ancora a Tokyo collezionavano oggetti d'arte e artigianato del luogo, di un'epoca che presto sarebbe scomparsa. Questa magnifica Collezione composta di 4200 pezzi è oggi al Museo L. Pigorini di Roma. Alla mostra del Palazzo Reale furono esposti alcuni acquerelli di O'Tama che raffigurano in modo quasi fotografico tali preziosi oggetti, esposti in bacheche accanto (v. foto). Un confronto di estremo interesse per il quale si ringrazia il Museo Pigorini per il prestito delle opere della Collezione Ragusa, ancor oggi purtroppo non esposta al pubblico.
Bibliografia essenziale
Contessa Lara (Evelina Cattermole), Una pittrice giapponese, in "Natira e Arte", 1892-1893, 3, pp.331-335
Alice Howard Cady, The romance of O’Tama Chiovara, NY 1894, pp. 543-782
Una pittrice giapponese: O'Tamà Chio Hara, in Novella della Zagara, anno II, numero VIII, Palermo 31 agosto 1926
M.A. Spadaro, voce Ragusa Eleonora, in L. Sarullo, Dizionario degli artisti siciliani – Pittura, a cura di M.A. Spadaro, Novecento, Palermo 1993, pp. 441-442.
M.A. Spadaro, Otamà Kiyohara, supplemento a «Kalós – arte in Sicilia», anno XIV, n. 1, gennaio-marzo 2002.
F. Oliveri, Otama Kiyohara. Dal Sol Levante all’Isola del Sole. Una pittrice giapponese in Sicilia dal 1882 al 1933, Krea, Palermo 2003.
M.A. Spadaro, Otamà Kiyohara/Eleonora Ragusa (1861-1939), in La tela di Penelope. Arte al femminile, «Bollettino ANISA», anno XXV, n. 25, gennaio-agosto 2006, pp. 81-97.
M.A. Spadaro, O’Tama e Vincenzo Ragusa. Echi di Giappone in Italia, Kalós, Palermo 2008.
V. Crisafulli, L. Paderni, M. Riotto (a cura di), Kiyohara Tama. La Collezione dipinta, Sellerio, Palermo 2009.
M. A. Spadaro, a cura di, O’Tama e Vincenzo Ragusa. Un ponte tra Tokyo e Palermo, catalogo della mostra (Palermo, 12 maggio - 28 luglio 2017), Fondazione Sant’Elia, Palermo 2017.
O’Tama. Migrazione di stili, Mostra ideata da Fondazione Federico II e M. A. Spadaro, Palazzo Reale Palermo, Catalogo Ed. Fondazione Federico II, Palermo 2019
L’utopia del Giappone in Occidente. Studi sul giapponismo, Atti della giornata di studi (Palermo, 9 giugno 2017), a cura di C. Bajamonte, M.A. Spadaro, Ed. Fondazione Federico II, Palermo 2019.
M. A. Spadaro, La presenza di O’Tama a Messina e i suoi quattro acquerelli post sisma del 1908, in Kalós, Anno III, n. 1, 2021, pp. 36-43.
M .A. Spadaro, O'Tama. Prima artista giapponese in Europa, in Giormale di Sicilia del 16 febbraio 2022
M. A. Spadaro, The Japanese Art Collection of O’Tama Kiyohara Ragusa, in Collecting and Cultures Beyond Europe, a cura di Arlene Leis, Routledge, New York, 2022, pp. 47-54
M. A. Spadaro, O’Tama Kiyohara: la sfida ai pregiudizi nella scelta di lavorare a Palermo tra pittura, didattica e collezionismo, in "Le donne e l'arte" a cura di Alfio Nicotra e Gianluca Vecchio, ed. Quasar, Roma 2023, pp. 135-142
IMPRESSIONI D’ORIENTE Arte e collezionismo tra Europa e Giappone
Milano Dal 1 ottobre 2019 / 2 febbraio 2020
Al MUDEC di Milano una mostra che racconta da diversi punti di vista - artistico, storico ed etnografico - i reciproci scambi tra Giappone ed Europa attraverso il tempo e l’incontro culturale tra i due mondi.
La mostra illustra attraverso una selezione ampia e diversificata di opere provenienti dall’Italia e dall’estero, lo sviluppo di quel gusto orientato verso il Giappone che pervase la cultura artistica occidentale tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, in particolar modo in Francia e in Italia.
In mostra anche opere di O'Tama Kiyohara e Vincenzo Ragusa provenienti da Palermo.
https://www.dailyartmagazine.com/eleonora-ragusa-or-otama-kiyohara-japanese-painter-in-sicily/
Lo stilista Federico Price ha creato la micro bag di lusso O'Tama Kiyohara (Palermo 2022)
https://federicoprice.com/la-micro-bag-di-lusso-otama-kiyohara-di-federico-price-dedicata-alla-pittrice-giapponese-che-amo-palermo/?fbclid=IwAR0fpHmt05NF3aJVES_YXTYApyuPfJiKbOhc6WD9qlfij9jq5PXghBcrfOMSi va diffondendo il nome di questa straordinaria artista, di cui fui la prima italiana a scriverne, dopo autori giapponesi, curando anche mostre e pubblicazioni a partire dal 1990.
Qui la pagina del mio articolo sul Giornale di Sicilia del 16 febbraio 2022.
In questo volume, Collecting and Cultures Beyond Europe, pubblicato in Usa (novembre 2022), è contenuto il mio saggio The Japanese Art Collection of O’Tama Kiyohara Ragusa. Si tratta della ricchissima collezione (4200 oggetti) che i coniugi O'Tama e Vincenzo Ragusa raccolsero a Tokyo e che portarono a Palermo nel 1882. La Collezione Ragusa è oggi al Museo Luigi Pigorini di Roma (Museo delle Civiltà all'EUR).
O’Tama Kiyohara, attr., Primavera, olio su tela riportato su cartone pressato, cm. 60x35
Il dipinto Primavera mostra, in un paesaggio campestre primaverile idilliaco, una donna drappeggiata, Allegoria della primavera, intenta a porre sui rami di un albero, con le braccia alzate e sollevandosi sulle punte dei piedi, dei fiori portati in una sorta di cestino da un amorino alato che l’osserva e glieli porge. In primo piano si percepisce un ruscello tra le rocce.
Sebbene privo di firma lo stile si avvicina molto, nei modi formali, nei delicati cromatismi e nell’iconografia, alla pittura di O’Tama Kiyohara (Tokyo 1861-1939), artista vissuta a Palermo dal 1882 al 1933, mentre non si riscontrano rapporti con lo stile di altri artisti coevi.
O’Tama amava dipingere spesso situazioni riconducibili della nostra mitologia, trasfigurandole in modo poetico, come in questo caso.
Pertanto l’opera si può attribuire all’artista giapponese che a Palermo sotto la guida del marito, lo scultore Vincenzo Ragusa (Palermo 1841-1927), e gli insegnamenti di artisti come Salvatore Lo Forte, si appropriò del naturalismo occidentale innestandolo nella cultura figurativa tipica del paese d’origine dove si era formata in giovane età. [Maria Antonietta Spadaro 24 marzo 2023]
Il quadro è andato in asta da Trionfante a Palermo nel mese di giugno 2023.
Due incontri
7 giugno 2023 ore 18.00 alla Feltrinelli di Palermo presentazione del libro di Massimo Soumaré "il filo sottile del mare" il romanzo di O'Tama.
Presentazione di Maria Antonietta Spadaro
8 giugno 2023 ore 10.45 a Villa Whitaker Palermo presentazione del libro di Massimo Soumaré "il filo sottile del mare" il romanzo di O'Tama.
Presentazione di Maria Antonietta Spadaro
Marzo 2024. Torna al suo posto la targa del giardino intitolato ad O'Tama Kiyohara, tra via Praga e viale Strasburgo, dopo il furto avvenuto nel 2018. La cerimonia di intitolazione e presentazione della targa era stata nel giugno del 2016 alla presenza del Sindaco, autorità cittadine e personalità del mondo culturale. Poi venne sottratta da ignoti ... Ringrazio Il Sindaco Roberto Lagalla, l'Assessore alla Cultura, Giampiero Cannella, e il responsabile dell'Area della Cultura, Domenico Verona, per aver ridato alla villetta la sua identità.
Al Museo d'arte orientale "E. Chiossone" di Genova il 6 aprile 2024 si è tenuta l'interessante e partecipata Giornata di studi dedicata a "O'Tama Kiyohara Ragusa. Pittrice giapponese a Palermo tra '800 e '900". Il titolo della mia relazione:
Il caso O'Tama Kiyohara tra Oriente e Occidente
Altri siti di Maria Antonietta Spadaro: mariaantoniettaspadaro.onweb.it
https://sites.google.com/view/unbeneculturalesalvato/home?authuser=0
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Bellissimo e interessante racconto a fumetti su O'Tama e Vincenzo Ragusa. Il volume edito in Francia e scritto in francese, ci auguriamo possa essere tradotto in italiano.